giovedì 10 aprile 2014

Game of Thrones1-Penny0: Two Swords

Siccome che sono due giorni che non so dove sbattere il muso ho improvvisamente ricordato di avere un blog.
Intanto giuro sulla capoccia di George "Il Fetente" Martin che non farò più passare così tanti mesi dall'ultimo post. E se passeranno tanti mesi...mica avete davvero creduto di riuscire a leggere la fine di quella saga? Dai, davvero. Siate onesti.

Restiamo in argomento, non ho scomodato Il Fetente per niente.
Lunedì ho visto la prima puntata di Game Of Thrones, stagione 4. L'ho guardata subito, roba che alle 9 del mattino ero già davanti al computer.
Mi aspetto ranocchie che piovono dal cielo a questo punto. No, sul serio.
Ho tanto amato la prima serie quanto mi ha fatto cagare la terza. Si, signori, fatto cagare. Io sono la prima che accetta cambiamenti e stravolgimenti dove necessari, scene aggiunte e scene tolte, personaggi che scompaiono e personaggi "ma chi cazzo sei tu?". La terza serie l'ho guardata con un misto di noia, orrore, noia, desiderio di prendere i libri e lanciarli in faccia a Benioff e l'altro tizio di cui non ricordo mai il nome. 

Quando si parlò di una possibile prima serie io feci un salto triplo carpiato in camera, quella serie la aspettavo da almeno almeno quei cinque, sei anni. E non ero manco una delle lettrici di primo pelo, c'era gente che la saga l'aveva seguita proprio dall'inizio inizio. Capite. Una passa gli anni a fantasticare sui personaggi, sul chi farà chi, sul fatto che produrranno una serie fantasy in tv, sulla HBO, mica sul Canale 5 con Scamarcio e la Stella, che non sa manco doppiarsi e lo fa fuori sync.


Il giro largo era per dire che la prima serie la adorai, ogni singolo fotogramma erano le immagini nella mia testa finalmente concretizzate. Tutte le cose che in fase di produzione mi avevano fatto storcere il naso (Nikolaj-Coster Waldau, perdonami, ma non mi piacevi come Jaime. Ora sono pentita, contrita e redenta) trovavano il loro posto nel meraviglioso quadro della serie. Della seconda e della terza preferisco non parlare (Talissa?! Talissa?! Cazzo scherziamo vero?!).

Un motivo solo mi ha spinto a dire, vedo la quarta. Ma siccome mi piacciono i giri larghi ci arriviamo alla fine.
Diciamo che come prima puntata mi è piaciuta e fin troppo. 
Mica tutto eh? Purtroppo ci sono ancora delle scelte che non entusiasmano. 

Tipo, leviamoci il sassolino. Kit Harrington. L'ho detto. 
A voi fanciulle forse piacerà, ma ha l'espressività di un tonno pinne gialle. Jon Snow non è il mio personaggio preferito ma è pur sempre Jon Snow.  Eppure la fatica che ho fatto (e feci) a seguire tutta la parte sulla Barriera, ha dell'incredibile. Lasciamo perdere come hanno giostrato tutta la sua entrata nei Bruti, il personaggio di Mance (non suo nonno, quello della serie dico) e la sua storiella d'ammmore con Ygritte. Io credo di avere imparato a usare il tasto "avanti veloce" nella sue scene. Manco Ros mi faceva questo effetto.

Salto a King's Landing. Jaime che abbassa la capoccia con papà Tywin mi ha ricordato la prima serie. Lui che ha fatto il galletto del pollaio per sette episodi, poi arriva babbo che per cattiveria rivaleggia con Arthur Petrelli di Heroes (quello che si fingeva morto e con il primo abbraccio di benvenuto al figlio gli ciulava tutti i poteri. High Five.) e giù la crestina. Non pago di essersi fatto dare del coglione dal padre pure la sorella lo manda a stendere. Giusto per rimarcare chi era a portare i pantaloni nella relazione.

Per la serie "Bilbo Baggins non ti ha insegnato nulla?" Dany gioca con uno dei suoi draghi e a momenti questo le brasa via una mano con Jorah -Capitan Ovvio- che le dice che "non sono mica minipony". 
Vorrei stendere un velo pietoso su Daario e Verme Grigio che fanno a gara su chi è più faigo con la spadina di carta pesta.

Le star dell'episodio in realtà sono state la coppia di fatto Arya-Sandor. Lei che è  ormai sulla via per la psicopatia che manco Hannibal Lecter riuscirebbe ad aggiustarla. Lui che a quanto pare ha un debole per le pupe Stark dopo essere stato il Mastino di quel cretino di Joffrey. Sono belli, bellissimi, strastupendi.

E poi ecco. Lo confesso. Il motivo per cui mi sono detta "e vediti 'sta puntata e taci" è perché sapevo che sarebbe arrivata finalmente la Vipera Rossa. Non scherziamo. Io ci ho lasciato il cuore su quel personaggio. Non ho intenzione di spoilerare niente. Il Fetente però si chiama Fetente per un motivo.

Tyrion povera anima non solo ha da sorbirsi un padre stronzo, una moglie non pervenuta, un'amante gelosa e una sorella perennemente mestruata. A rompergli le scatole arrivano pure i Martell che se appena potessero butterebbero una bomba atomica su Castel Granito, Approdo del Re e qualunque posto dove c'è un Lannister che respira. 
Siccome Martell senior era ammalato, arriva Martell junior. Ovvero il rompicoglioni della famiglia. Oberyn, quello che si dice "si sia fatto mezza Westeros" (da qui la battuta più bella della puntata, offered by Bronn, obviously). Un tipetto elegante. Morale: Tyrion lo trova in un bordello ad attaccar briga con un paio di soldati della Guardia Reale. Riformulo: il buon Oberyn era intento a infilarsi in un'orgia, salvo che due malcapitati hanno deciso di mettersi a canticchiare The Rains of Castamere e il principe dorniano ha tipo infilato la mano di uno di questi con una spada, bloccandogliela al tavolo. Sotto gli occhi della sua amante che dopo gli infila mezzo metro di lingua in bocca. Con Bronn che guarda con la tipica espressione "Esticazzi". E tanto per non farci mancare nulla dopo quattro risate, ecco che Oberyn, grazia dell'elefante in cristalleria, annuncia che mica solo i Lannister sono bravi a vendicarsi. 'Spetta e vedi come faccio fare chicchiricchì al tuo babbo adesso. 
Niente. Oberyn King of Sassiness.
Per questa volta mi hai vinta HBO. A domenica prossima per il secondo round.

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