domenica 29 settembre 2013

Out&About#1


"È la causa, è la causa, anima mia; 
ma a voi non la dirò, caste stelle."

Diceva Otello. Io invece ve lo voglio dire qual è la causa dei  rallentamenti nella visione di serie tivvì (non che il panorama delle serie tivvì ultimamente sia esaltante...ehm BBC, are you listening dear?) e nella lettura di libri (keep calm and don't panic). 



La prima è quel trippolotto che guarda famelico fili e matassine. 
Nonostante dopo Can Selina avessi deciso di chiudere bottega con cuccioli e cucciolini è arrivato lui grazie al fratello -che non vuole animali ma non ha perso l'occasione per prenotarne uno quando la gatta dell'amico era incinta-. 

Il signorino comunque ha più nomi dell'erede al trono inglese.
Quello che io gli ho carinamente affibbiato è Sherlock anche se del suo omonimo ha solo l'estrema capacità di rompere le balls. 
Quelli che i miei amici gli hanno aggiunto sono in ordine: Niki detto Nikino Lauda, Messner, Spiderman, Legolas e Spock.
Più un altro paio che francamente non ricordo. 

La seconda è la scoperta del magico mondo del ricamo o meglio del punto croce
Ringrazio la Manu (The Celtic Morrigan) per avermi portato sulla via senza ritorno di aghi e tele aide e fili doppi, tripli, quadrupli. Io provai con la maglia all'età di 11 e giurai all'epoca "mai più con 'ste robette da donne di casa". 
E comunque dopo i primi tempi di urla e imprecazioni per attorcigliamento fili, punti che si sfaldano, nodi che si formano adesso ho raggiunto un livello medio-decente che mi permette di andare avanti anche due ore senza nemmeno una parolaccia. 

A meno che Mr Holmes non decida di giocare mentre sto lavorando. Come vi avevo detto, tutto il suo omonimo. 

Saghe Mon Amour (?)

In un momento di puro sonno, ho ricordato di avere un blog che poverino reclama le mie attenzioni. 
Siccome il cervello mi si spegne alla mezzanotte di venerdì e mi si riattiva il lunedì ho optato per qualcosa di poco impegnativo. Tipo questo totally useless test sulle saghe.

  
1) Quante e quali saghe hai attualmente in corso di lettura?
 Aspetta che faccio girare gli ingranaggi.

  • Chiaramente Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George Fetentone Martin.
  • Poi ci sarebbe la saga con protagonista Locke Lamora di Scott Lynch di cui forse dovrebbe uscire il terzo volume. Forse. Ma sono anni che gira la voce. E finché non lo vedo...
  • Mi manca l'ultimo della saga di Hyperion. 
  • Ho qualche romanzo di Dune da leggere, mi sono fermata a I Figli di Dune.
  • Ho in ballo anche i Wild Cards ma dubito usciranno mai tutti in Italia. 
  •  Svariati romanzi della saga di Darkover. 
  • Ho letto il primo di Dragonlance di Tracy Hickman e Margaret Weis e prima o poi leggerò gli altri due.
  • Mi mancano tre romanzi per finire le avventure sempre più comiche di Sookie Stackhouse. 


2) Quante saghe hai letto e finito?

Ho letto La saga di Earthsea di Ursula Le Guin. Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. La saga di Avalon di Marion Zimmer Bradley. L'accademia dei vampiri di Richelle Mead. Harry Potter.
Queste Oscure Materie di Philip Pullman. Poi probabilmente ce ne sono delle altre ma mi sfuggono

3) Quali leggerai sicuramente e quali non leggerai mai?

Mai dire mai xD Prima o poi vorrei leggere La Ruota del Tempo di Robert Jordan. La Guida Galattica per Autostoppisti. E poi quelli di Steven Erickson che non mi ricordo come si chiamano.

Mai Mai Mai? Credo i romanzi della Carey perché lessi Il dardo e la rosa e non mi piacque per niente. Ma non si può mai sapere. A fianco ci aggiungo le varie saghe fantasy bimbominkieggianti stile Cassandra Clare e compagnia bella.

4) Leggi tutti i volumi di seguito o inframmezzi con altri libri?

Tutti i volumi, tutti i volumi! xD Un'utopia. Scherzi a parte, inframmezzo.

5) Con quale personaggio ti identifichi?

Mi identifico con i buoni ma tifo quelli più stronzi. 

6) Il tuo partner ideale?

Quello che non crepa entro la fine della saga. Locke Lamora lo amo alla follia, però la saga ancora non è finita e alla fine del secondo volume non era messo proprio bene! E poi Aragorn. O Faramir.  

7) Quale saga vorresti non fosse ancora finita?

Sono contenta quando una saga finisce, soprattutto quando finisce senza lungaggini inutili. Sono pochi gli autori che capiscono quando è ora di mettere la parola fine. 

8) Quale saga hai finito per forza?

Nessuna. Se una saga mi annoia, mollo. Al massimo vado a leggermi la fine o me la faccio raccontare. Tipo come feci con Eragon. 

9) La saga più lunga che hai letto?

Ora come ora credo Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Credo sia anche dilatata dai tempi biblici che ci sta mettendo il Fetente a scriverla. 

 
10) Di quale saga vorresti essere protagonista?

Una in cui la protagonista arriva viva e vegeta e senza pezzi mancanti alla fine xD Il Signore degli Anelli, BTW. As Aragorn. 

11) Quale saga ti ricorda un periodo particolare della tua vita?

La saga di Avalon ed Harry Potter e gli anni del liceo. Ho capito che era inutile cercare di omologarsi alla massa facendosi piacere per forza quello che piace a tutti. Non lo sapevo ancora ma stavo trasformandomi in una nerd. 


12) Quale saga vorresti aver scritto tu?
 
Nessuna. Preferisco leggerle. 

13) A quale saga cambieresti il finale?

Harry Potter. Perché fino alla fine del settimo libro ho sperato che Sirius ricomparisse da qualche angolo e non fosse davvero morto. 

mercoledì 4 settembre 2013

Can't Help Falling in Love with You#3: Jaime Lannister

"Chi è il tuo personaggio preferito?"
"Jaime Lannister"
Occhi sbarrati dell'interlocutore/interlocutrice. "Ma è cattivo!"
"Capisco. Sei ai primi libri. Ne riparliamo tra un po'"
Che poi cattivo, dai. Jaime Lannister non è cattivo.


Fermatevi qua se per caso non avete mai letto Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, a.k.a. Il gioco del trono, a.k.a Game of Thrones, a.k.a Il trono di spade
Per capirsi: la saga fantasy da triliardi di volumi scritta da George R.R. "Il fetente" Martin
Quella che adesso sa anche il tuo fornaio che roba è, complice la serie televisiva.
N.B. Non per dire ma solo cinque anni fa eravamo io e altri dieci nerdoni a leggerla. Magari proprio dieci no. Facciamo quindici dai. Insomma una sparuta compagnia di persone. 
Ammetto che la mia vena snob si gonfia quando gente che ha scoperto l'ingarbugliato mondo di Martin da tipo due giorni fa il saputello con me. E osa paragonare quell'ammasso di immagini in movimento ai romanzi. Ma questa è un'altra storia.


Stavamo dicendo? Jaime Lannister.
Siamo sinceri. Jaime Lannister l'abbiamo odiato tutti quanti. Abbiamo passato i primi due volumi (o quattro, fate vobis) della saga a volerlo vedere morto spellato vivo, magari in mano al sadico Ramsay Snow. E invece no.
Jaime Lannister è faigo. Spaventosamente faigo. E' alto, è biondo, ha gli occhi verdi. E' un cavaliere della guardia reale, una cappa dorata. E' un Lannister, mica un Tyrell qualunque. 


Ser Jaime Lannister, fratello gemello della regina Cersei, era alto e dorato, con scintillanti occhi verdi e un sorriso affilato come una lama di Valyria. Indossava seta porpora, alti stivali neri, un' ampia cappa di satin nero. Il leone della sua nobile Casa, ricamato in oro sul petto del suo farsetto, era raffigurato in un ruggito carico di sfida, di minaccia. Il Leone di Lannister, così veniva chiamato ser Jaime nelle sale del regno, ma alle sue spalle si sussurrava un altro appellativo, assai diverso: Sterminatore di re.

In teoria sarebbe l'erede di tutto quel ben di dio che è Castel Granito, ma in pratica ha rinunciato a tutto per fare la guardia del corpo ad un re che se potesse lo intingerebbe nella colla vinilica.

Jaime ad inizio libro lo odiano tutti i personaggi del romanzo, comunque. Del tipo "portiamoci avanti". Ha ucciso il precedente re nonostante avesse giurato di difenderlo, l'ha pugnalato alle spalle e si è fatto beccare seduto stravaccato sul trono. Non c'è due senza tre insomma.
Poi ci sarebbe anche quella cosa di lui e sua sorella gemella Cersei.
A questo punto però è come buttare carboni su un fuoco ardente.

Essendo che all'inizio la storia ce la racconta Ned Stark, l'uomo più santo di tutta Westeros (e più coglione a conti fatti) non è che Jaime ci fa una bella figura
Passa più che altro per lo stronzo di turno. Lo Sterminatore di Re. 
Mettici pure che dopo una ventina di pagine scapicolla giù da un tetto il piccolo Bran Stark, reo di aver visto e sentito qualcosa che non doveva. The things I do for love. 


La cosa figa di Jaime è che io l'ho odiato con il cuore anche quando solo veniva nominato di striscio. 

Quando Martin lo mette protagonista di un capitolo e lo fa finalmente interagire con un personaggio per più di due righe, è in catene, prigioniero di Catelyn e del suo super sveglissimo figlio Robb. Sinceramente?  Ho sperato che Lady Stark gli infilasse la brocca di vino su per il suo sacrissimo sedere. Niente, nemmeno le sue battute da "Non ci sono uomini come me, ci sono io e basta" mi hanno mossa di un centimetro.


Ci sono voluti i battibecchi con Brienne di Tarth. E il taglio della mano. E lì ho iniziato a capire che Jaime non era mica quel duro per cui voleva passare. Ha la linguaccia come quella di suo fratello Tyrion, ma un cuore tenero, soprattutto quando si tratta dell'amata sorella Cersei. Io la pensavo succube del fratello, poi invece mi è giunta inaspettata l'idea che a portare i pantaloni nella relazione fosse più lei che lui.
E la scena della confessione nella vasca di Harrenhal è stata praticamente inutile. "Mi avevi già convinta al ciao" è il caso di dirlo. 

«I cavalieri della Guardia reale giurano di tenere i segreti del re. Non avresti voluto che io infrangessi il mio solenne giuramento, vero?» Jaime rise. «Credi davvero che il nobile lord di Grande Inverno fosse interessato ad ascoltare le mie futili spiegazioni? Un uomo così onorevole, Eddard Stark. Gli bastò meno di un'occhiata per giudicarmi colpevole.» Balzò in piedi, mentre l'acqua ormai fredda gli ruscellava lungo il petto. «Ma con quale diritto il lupo giudica il leone? Con quale diritto?»

La verità è che Jaime è forse uno dei colpacci meglio riusciti al fetente. E credo uno dei personaggi meglio scritti. 



Non è cattivo, ma non è nemmeno buono. 
Ha campato per anni mettendo la sorella al primo posto e la famiglia al secondo per poi ritrovarsi abbandonato da tutti, l''amore di una vita per primo.
E poi la mano. 
La mano della spada, quella spada che era lui, lui che senza la spada non è nessuno. 

Un altro storpio. Un inutile storpio. 

Eppure Jaime si fa forza e rinasce, abbraccia la fede delle cappe bianche, lotta per trovare un posto che gli appartenga. E manda a fare in culo Cersei.
 
E poi? Questo solo la fine della saga ce lo saprà dire. Certo, vederlo cavalcare verso Tarth con Brienne al fianco sarebbe chiedere troppo me ne rendo conto. Fetente, si metta una mano sul cuore e almeno a Jaime regali un bel finale. 
Uno di quelli epici, di quelli che ti fanno piangere per tre giorni e tre notti. 
 

"Il meglio che possiamo sperare è morire con la spada in pugno". Jaime Lannister era del tutto sincero. Non aveva mai avuto paura della morte